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Il cantastorie era l'appuntamento fisso delle fiere di paese. Era l'informazione sceneggiata sugli eventi memorabili del momento o sulle piccole avventure che capitavano nei dintorni, assumendo dimensioni epiche e spesso surreali. Poi è arrivata la televisione, ed è stata la fine dei cantastorie. Eppure il cantastorie una sua rivincita postuma è riuscito a prendersela, trovando in qualche modo una discendenza nella nuova figura dell'inviato. Ha deciso di darsi un look, ha montato camera e microfono e ha preso ad andare lontano. D'Amelia racconta come sia avvenuta questa mutazione, di cosa sia fatta la tecnica e la stoffa umana dei nuovi cantastorie.